Perché ottenere la Certificazione PMP®

Conseguire la certificazione Project Management Professional (PMP)® del Project Management Institute è sicuramente impegnativo. Il percorso di preparazione richiede tempo, pazienza e dedizione, oltre a risorse economiche.

La maggior parte delle persone che lo hanno sostenuto convengono che l’esame per la certificazione è difficile.

L’impegno, naturalmente, può variare: alcuni necessitano solo di due o tre mesi per superarlo, mentre molti altri non ce l’hanno fatta pur preparandosi per anni.

Vien da chiedersi, dunque, se ne valga la pena.

Se vi state domandando se investire il vostro tempo e le vostre risorse nel percorso di certificazione, in questo articolo condivido alcuni dei motivi che mi hanno portato a ritenere la Certificazione PMP® assolutamente meritevole di qualsiasi investimento.

Perché la Certificazione PMP®?

  • Credibilità e riconoscimento a livello internazionale

La certificazione PMP® è il gold standard del project management (pmi.org), la più prestigiosa delle certificazioni per project manager del Project Management Institute, riconosciuto internazionalmente come l’ente più autorevole nel campo del project management. Ad oggi, sono più di un milione i titolari della certificazione, dislocati in oltre 160 paesi.

Earners of the globally-recognized Project Management Professional (PMP) have demonstrated their extensive knowledge and mastery of project management concepts, tasks, and techniques that are applicable across virtually any industry and methodology. Earners are able to speak and understand the global language of project management. Individuals that earn this certification have demonstrated the knowledge and skills needed to initiate, plan, execute, monitor and control, and close a project.

Project Management Institute

La certificazione, dunque, attesta competenze, conoscenze ed esperienze specifiche in ambito di PM e fonda la sua autorevolezza su:

– un programma accreditato dall’American National Standards Institute (ANSI) rispetto allo Standard ISO / IEC 17024, Conformity Assessment – General Requirements for Bodies Operating Certification of Persons, grazie al quale i titolari di PMP® possono far riferimento ad uno standard internazionale come qualifica di competenza e capacità;

requisiti di accesso stringenti, che richiedono che il candidato abbia minimo 3/5 anni (da 4.500 a 7.500 ore) di esperienza nella gestione e direzione di attività di progetto, a seconda del titolo di studio, e maturato almeno 35 ore di formazione specifica in PM;

– un esame di 200 domande, basate su situazioni reali di gestione di progetti, che richiede la conoscenza e la capacità di applicazione di, tra gli altri, uno standard internazionale, la Guida al Project Management Body of Knowledge (PMBOK®), fonte di ispirazione per la Norma UNI ISO 21500 Guidance on Project Management” (Guida P.L., Il Project Management Secondo la Norma UNI ISO 21500, FrancoAngeli, Milano, 2017);

– un sistema di formazione continua per il mantenimento della certificazione, che richiede l’acquisizione di almeno 60 crediti formativi (Professional Development Units, PDUs) ogni tre anni.

– un Codice etico e di condotta professionale al quale tutti i titolari di certificazione devono attenersi, con standard specifici per i professionisti della comunità globale del Project Management, sistemi di vigilanza ed un Comitato di revisione etica che adotta procedure e sanzioni disciplinari.

  • Benefici salariali

L’ultima edizione dell’indagine “Earning Power: Project Management Salary Survey” del Project Management Institute (2017), condotto negli Stati Uniti ed in altri 36 paesi, i PMP certificati guadagno mediatamente il 23% in più rispetto ai professionisti non certificati.

  • Conoscenze e competenze

Il percorso di preparazione alla certificazione consente di acquisire e migliorare conoscenze e competenze, tecniche e trasversali, importanti nell’ambito del project management, e di organizzarle secondo gli schemi di riferimento della già citata Guida al PMBOK®.

La Guida, redatta ed aggiornata ogni quattro anni dal Project Management Institute, rappresenta uno standard internazionalmente riconosciuto. Tra le sue 700 pagine, raccoglie le best practices derivanti dalle esperienze di project manager di tutto il mondo.

Lo studio della Guida consente di acquisire strumenti e tecniche che possono essere applicati per progetti di qualsiasi settore e area geografica, flessibili ed adattabili al modello di qualsiasi organizzazione.

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